Teocrazia di Invicta

Regioni di Vaniria: ecco la mappa della Teocrazia di Invicta

Dalle narrazioni introduttive all’evento Racconto di Autunno 1339

La vedi, padre? Lassù, a destra dell’astro della notte, quella grande stella rossa che brilla ad intermittenza. Riesci a scorgerla pure tu? – Chiese la fanciulla con voce incerta. L’uomo alzò lo sguardo al cielo e parve incupirsi, dopo aver strizzato gli occhi alla ricerca di un astro che, evidentemente, non poteva scorgere.

No figlia mia, non vedo nulla. Ma tu sei tu… ed io sono solamente un umile uomo. Ciò che i tuoi occhi scorgono forse è un portento che il magnanimo Bifronte…

No! – La voce della giovane tuonò con inusitata violenza, tanto che l’uomo maturo si prostrò istantaneamente, ginocchia e fronte a terra, mentre i palmi delle mani andavano a lambire il prezioso marmo.

Nulla in quella stella ha a che fare col Signore Dai Due Volti, credimi, essa è un simbolo malevolo, essa è il segno della Bestia… – un profondo sospiro, mentre andando a sollevarsi raggiunse l’uomo, chinandosi per posargli una mano delicata sul capo – Perdonami padre, ora alzati e seguimi, avrò presto nuovamente bisogno di te

Così dicendo la Persona più Vicina ad Oura, la Nobilissima Madre ed Eccelsa di Invicta Beata Barsine, per il suo popolo Ourane XX, rientrò nelle sue camere avvicinandosi ad un cordone sospeso che, una volta tirato, fece risuonare un campanello in lontananza. Ben presto un’ancella entrò nelle camere della sovrana, pronta a sua volta ad esibirsi nel profondo inchino cerimoniale.

Convochi la Matriarca Diurna, il Patriarca Notturno ed il Rabmag del Sinodo Mistico. Che si presentino massimo tra un’ora nella sala delle udienze. Quanto a te, Pius Pertinax … – disse volgendosi all’uomo che l’aveva seguita all’interno delle sue stanze – …spero che tu abbia fatto buon uso dell’autorità che ti ho donato e che tu abbia individuato tutti i nomi che ci servivano.

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Invicta è una Teocrazia. Il sovrano e guida religiosa è una figura chiamata Eccelso, considerata l’incarnazione in terra del dio Oura. Nei periodi dell’anno in cui vi è un totale equilibrio di energie tra luce e buio, centinaia di neonati vengono sottoposti a particolari riti da parte del clero di Oura in cerca della sua scintilla divina. Le possibili incarnazioni di Oura vengono poi prelevate e portate al Tempio di Caliostra, dove inizia il loro percorso di addestramento ed educazione al dogma. Soltanto uno dei bambini, maschio o femmina, che non superi i dieci anni di età, sarà ritenuto veicolo adeguato per la divinità, la cui essenza passerà nel suo corpo alla morte della precedente incarnazione. Nei suoi compiti come monarca temporale, l’Eccelso è affiancato da due Patriarchi, il Diurno ed il Notturno, che sono rispettivamente a capo delle due branche della Chiesa. Inoltre vi sono due Collegi consultivi: il primo è quello Ieratico, si riunisce ad Omnia almeno una volta all’anno e di esso fanno parte i Priori di tutti gli Ufficia, ovvero gli ordini minori in cui si suddivide la Chiesa; il secondo è chiamato Profano, vi appartengono i khedivè, ovvero i nobili laici discendenti dagli antichi signori di Ansharath, e viene convocato solo in caso di necessità.