21 Apr Lacrime di Bellissa
Secoli or sono, la regina Bellissa fu catturata dal Popolo delle Stelle e liberata grazie alla rivolta del popolo Atayan. Durante quei tragici momenti, le sue otto Ancelle, guardie fidate e Figlie delle Notti Scure, molto si prodigarono durante l’assedio per liberare la loro Regina: quando ella finalmente fu salva dal giogo della prigionia, tutte e otto giurarono che mai più nessuno avrebbe messo in ginocchio e reso schiavo il Popolo della Foresta, non il Popolo delle Stelle, non il Wrax, non uomo o dio: nessuno.
Fu così che, durante la grande celebrazione per la liberazione della Regina, le otto donne si riunirono ai piedi di quello che poi sarebbe diventato l’ Albero del Ferro e pronunciarono il sacro giuramento che ancora oggi viene intonato: da allora, in ogni generazione delle famiglie delle Ancelle, la prima figlia femmina nata in una Notte Scura, sarebbe stata consacrata alla causa fino a che nel loro grembo una nuova figlia non fosse cresciuta, pronta a prendere il posto della madre, oppure, se non fosse nata durante una notte senza luna, pronta a tramandare il giuramento e la tradizione alla futura Predestinata. Per suggellare il giuramento le otto donne si proclamarono “Lacrime di Bellissa”, in virtù del dolore e del pianto versato dalla loro Regina durante la prigionia, lacrime che simboleggiano la rabbia e la sofferenza di un popolo piegato e reso schiavo, lacrime che loro avrebbero mescolato al sangue se mai qualcuno avesse osato ripetere la storia. Al culmine del rito, la sciamana dipinta tatuò sul volto di tutte il simbolo del loro giuramento, simbolo che sarebbe stato poi marchiato di generazione in generazione sul volto delle Predestinate loro discendenti.
Il resto fu storia, i due popoli degli Atayan e dei Wakian si unirono in un’unica nazione dando vita ai Caeldyr, che nei secoli successivi iniziarono ad espandersi in tutte le ampie foreste di Naomh e così capitò anche alle discendenti delle 8 Ancelle: nascevano nelle Notti Scure, e si riunivano provenendo dalle varie tribù, accolte ed addestrate secondo inclinazioni e predisposizioni.
Fin da bambine, le discendenti delle Lacrime di Bellissa officiano il rito del tatuaggio: le infanti vengono così istruite sulla storia delle loro antenate, sul loro destino e quello delle loro figlie e discendenti future per poi, all’età di sette anni, essere inviate nella foresta di Nimea per essere addestrate. Al termine dell’addestramento le Lacrime di Bellissa si recano in un luogo consacrato vicino al Cammino delle Lacrime, dove incontreranno le loro nuove sorelle entrando a far parte a tutti gli effetti di questa piccola tribù, dove la fedeltà al giuramento prestato è sacra tanto quanto la lealtà verso la nuova famiglia.
Non è raro che alcune generazioni non abbiamo visto la nascita di una Lacrima di Bellissa: non sempre le discendenti delle otto donne che hanno dato il via alla sorellanza hanno avuto Figlie delle Notti Scuri da consacrare, eppure, qualcosa di sorprendente è accaduto ai giorni nostri: novamente otto donne con tatuata sul volto una lacrima calcano il suolo delle Foreste di Naomh… Che una nuova minaccia stia per gravare sulle antiche e verdi vallate?
Oggi come allora giovani donne, Figlie delle Notti Scure, camminano nella splendida foresta di Nimea, dove crescono libere e fiere, addestrate nelle arti mistiche e belliche.
Lacrime ne attraversano i sentieri: vigili sentinelle, feroci guerriere, amorevoli ancelle, devote Bandrui.
Sorelle che condividono il credo e la sorte, che da Nimea le porta in tutto il regno di Naomh a difesa di ciò in cui credono e hanno di più caro: il bene della propria terra e del loro clan.
La caccia non ha mai fine.
La caccia non ha mai fine.
Le Lacrime di Bellissa sono un gruppo formato da sole donne che si considerano a tutti gli effetti sorelle, nel quale la fedeltà alla sorellanza ed allo scopo della loro tribù viene prima di qualsiasi altra cosa. Si riconoscono per la lacrima nera tatuata sotto l’occhio destro, la pittura in volto del solito colore ed una fusciacca verde con il loro simbolo in bianco che rappresenta un occhio in lacrime. Tra di loro vige l’uguaglianza in qualsiasi ambito e nessuna decisione che riguardi la tribù viene presa dalla singola persona ma sempre tramite votazione. Hanno un forte senso della famiglia, di protezione nei confronti reciproci e di unità in generale del popolo di Naomh che hanno giurato di proteggere da chiunque tenti di soggiogarlo.